Le missioni del Recovery plan

Recovery plan, un’opportunità di sviluppo, di investimenti, e di riforme

Il programma del Recovery plan rappresenta per l’Italia e in particolare per le regioni del mezzogiorno un’opportunità di sviluppo, di investimenti, e di riforme.

Le risposte dell’Europa alla pandemia del coronavirus, confluiscono nel Next Generation EU, un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare le condizioni del lavoro e conseguire una maggiore equità di genere.

Si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo ovvero, digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, e si articola in sei missioni di seguito illustrate.

La prima missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” ha come obiettivo la modernizzazione digitale, nella pubblica amministrazione e nel suo sistema produttivo. Un intervento chiave di tale missione è costituito dagli investimenti nel turismo e nella cultura settori chiave dell’economia Italiana.

La seconda missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” si occuperà della transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana. Oltre che per l’agricoltura sostenibile sono previste azioni volte all’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare (pubblico e privato) e sono previste iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico (problematica che riguarda moltissimo l’Italia e in particolare il Sud).

La terza missione “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” ha come obiettivo principale quello di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al mezzogiorno.

La quarta missione “Istruzione e ricerca” affronta uno dei temi strutturali più importanti per il rilancio della crescita. La missione punta a garantire le competenze e le capacità necessarie  intervenendo sulla scuola e sulle università. Sostiene il diritto allo studio e accresce la capacità delle famiglie di investire nell’acquisizione di competenze avanzate.

La quinta missione “Inclusione e coesione” prevede in particolare una revisione strutturale delle politiche attive del lavoro, un rafforzamento dei centri per l’impiego e la loro integrazione con i servizi sociali e con la rete degli operatori privati.

La sesta missione riguarda la Salute e in estrema sintesi prevede il rafforzamento della rete territoriale e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del servizio sanitario nazionale (SSN) con il rafforzamento del fascicolo sanitario elettronico e lo sviluppo della telemedicina.

Tutte le misure citate dovranno essere accompagnate da un serie di riforme di interesse trasversale alle stesse, riforme idonee a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività. Le principali che sono state individuate nel piano, sono quelle della Pubblica Amministrazione e quella del sistema giudiziario (in particolare la giustizia tributaria).

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