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Gli interventi sulla “Pace fiscale” nel Decreto Sostegni
Riteniamo opportuno, in attesa dell’emanazione del Decreto Sostegni bis, fare un breve riepilogo degli interventi sulla “Pace fiscale” contenuti dal Decreto Sostegni.
Nello specifico le novità principali sulla Pace fiscale sono:
- dalla proroga delle rate della rottamazione e del saldo e stralcio;
- dallo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro;
- dalla sanatoria degli avvisi bonari relativi agli anni 2017 e 2018.
Con riferimento alla proroga delle rate della rottamazione e del saldo e stralcio deve evidenziarsi che le nuove scadenze da tenere a mente sono due:
- 31 luglio 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020;
- 30 novembre 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021.
Alle nuove scadenze si applicherà il termine di tolleranza di cinque giorni.
La novità relativa allo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro ha ad oggetto l’avvio dell’operazione di “pulizia” del magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Attività di “pulizia” che avverrà mediante lo stralcio dei debiti emessi dal 2000 al 2010, secondo lo schema già adottato con il decreto legge n. 119/2018 quando venne disposta la cancellazione dei carichi fino a 1.000 euro, senza adempimenti da parte dei contribuenti.
Lo stralcio delle cartelle esattoriali interesserà tutti i carichi fino a 5.000 euro, ma esclusivamente per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro.
Infine è prevista nel nuovo decreto economico la sanatoria degli avvisi bonari relativi agli anni 2017 e 2018, rivolta a tutte le partite IVA (professionisti e PMI) che, causa COVID, hanno perso più del 30 per cento del volume d’affari nel 2020 rispetto al 2019.
La definizione agevolata degli avvisi bonari consiste nella possibilità di pagare questi debiti fiscali senza applicazione di sanzioni (di norma sono pari al 10%) e di eventuali altre somme aggiuntive.
Sarà l’Agenzia delle Entrate ad inviare al contribuente la proposta di sanatoria, selezionando i beneficiari della definizione agevolata sulla base dei dati della dichiarazione IVA 2021 o delle dichiarazioni dei redditi.
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