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PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – un’occasione irripetibile
- Maggio 7, 2021
- Pubblicato da: Ilenia Lofaro
- Categoria: Blog
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – un’occasione irripetibile per risollevarci dalle conseguenze del Covid
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un’occasione irripetibile, per risollevarci dalle conseguenze del Covid e per ricucire le fratture economico-sociali prodotte dalla pandemia – ha sottolineato Draghi nel discorso alla Camera – ma anche per sciogliere alcuni nodi strutturali che ci trasciniamo dietro da decenni.
Il programma Next Generation UE (Recovery found), è lo strumento temporaneo per stimolare la ripresa con una dote di 750 miliardi di euro, che contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia per coronavirus.
L’Italia è tra le prime beneficiarie in Europa dei due strumenti del NextGeneration UE, ovvero
il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU).
Il Governo ha approvato anche un fondo complementare al piano, destinando risorse anche per l’alta velocità al Sud.
Il programma che prevede un dettagliato piano di investimenti, rappresenta per l’Italia, e per il sud in particolare, un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme.
Lo scopo è quello di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.
Il solo RRF garantisce ingenti risorse da impiegare nel periodo 2021-2026, una parte delle quali è costituita da sovvenzioni a fondo perduto.
L’azione di rilancio del piano è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi a tre assi strategici condivisi a livello europeo ovvero:
- digitalizzazione e innovazione;
- transizione ecologica;
- inclusione sociale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si articola in sedici componenti organizzate in sei Missioni:
- digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, missione che si pone come obiettivo la modernizzazione digitale delle infrastrutture di comunicazione del Paese, della Pubblica Amministrazione e del sistema produttivo;
- rivoluzione verde e transizione ecologica, volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana;
- infrastrutture per una mobilità sostenibile, si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno;
- istruzione e ricerca, tema tra i più importanti per il rilancio della crescita, della produttività, e della capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali;
- inclusione e coesione con riferimento alla revisione strutturale delle politiche attive del lavoro;
- salute focalizzata sul rafforzamento e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Alle risorse del Piano NetGen UE si aggiungono quelle del Fondo complementare (finanziato in deficit con lo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento), risorse destinate ai progetti che non vengono coperti dai fondi europei.
Il piano degli investimenti si dovrà affiancare ad un programma di riforme corposo per le quali vi sono delle priorità, come quella della pubblica amministrazione, dando il via ad un piano di semplificazioni per la “buona amministrazione” e la valorizzazione delle competenze.
Tra le riforme strutturali previste dal PNRR vi è quella della giustizia atta a ridurre la durata dei processi.
Anche in questo caso entra in campo la digitalizzazione, accanto alla revisione del quadro normativo e procedurale.
Una riforma fondamentale sarà quella fiscale, necessaria per la piena ripartenza del Paese.
Il testo del Recovery Plan prevede che entro il 31 luglio 2021 verrà presentato un piano di revisione al Parlamento, al fine di ridurre il costo del lavoro, in linea con le raccomandazioni UE all’Italia.
Si dovrà dare logo alla riforma del catasto e si metterà mano alla razionalizzazione delle agevolazioni fiscali.
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